
La Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata permette di semplificare l’avvio dei lavori edilizi. Grazie a questa comunicazione non si dovrà ricorrere alla richiesta di acquisizione di un titolo autorizzativo. Pertanto, questa comunicazione non può far altro che accorciare i tempi. Essa, ad oggi, viene abbreviata con il termine CILA ed utilizzata per interventi di ristrutturazione.
Dunque, in questo articolo, andremo a vedere in maniera dettagliata quali interventi è possibile effettuare, come presentarla e quale sia il costo CILA.
Quali lavori permette di svolgere la pratica CILA?
Principalmente, gli interventi collegati alla Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata riguardano interventi di manutenzione straordinaria che non comportino opere strutturali, modifiche alla volumetria o cambi di destinazione d’uso.
Per essere più chiari, i lavori che si potranno svolgere principalmente sono:
- Ristrutturazioni di appartamenti creando o modificando gli ambienti interni;
- Accorpamenti e frazionamenti delle unità immobiliari;
- Rifacimento degli impianti di tipo idrico, riscaldamento, elettrico e via dicendo.
Questi tipi di interventi non devono riguardare parti di tipo strutturale dell’edificio. Come ad esempio solai, scale, muri portanti ecc. Per di più, non devono far in modo di modificare la destinazione d’uso dell’immobile.
La CILA per ristrutturazione
La CILA è richiesta, soprattutto, per la ristrutturazione degli immobili. In particolare è opportuna qualora si volesse usufruire del bonus ristrutturazione.
Chi può presentare la CILA?
La CILA in quanto Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata deve essere presentata da un tecnico abilitato (Ingegnere, Architetto, Geometra…)
Dunque, il compito di presentare la CILA spetta al tecnico abilitato nel settore. Quest’ultimo si deve occupare del disegno del progetto. Per di più, preparerà l’asseverazione che fornisce una descrizione dettagliata degli interventi da effettuare.
Sarà sempre lui ad avere la responsabilità di dover dichiarare se i lavori possono essere realizzati tramite la CILA. In alternativa, occorrerà utilizzare un’altra procedura edilizia. Essendo una comunicazione, non necessita dell’approvazione del Comune. I lavori possono iniziare subito dopo aver effettuato l’invio della pratica.
Tra i principali allegati alla CILA, rientrano:
- Il titolo di proprietà dell’immobile;
- Una relazione tecnica asseverata del tecnico. In tale relazione deve essere dichiarata anche la legittimità della preesistenza;
- Il progetto degli impianti;
- Il DURC della ditta che esegue il lavoro. Esso non deve essere antecedente ai tre mesi. Ad oggi non è più obbligatorio poiché il DURC sarà verificato dal Comune direttamente su Internet;
- Gli elaborati grafici con disegni del prima e del dopo l’opera e dell’ante.
Questi sono i documenti più importanti. È chiaro, però, che ogni Comune può decidere di richiedere ulteriori documenti. Per di più, possono variare anche le modalità di presentazione in base alla loro prassi amministrativa.
Quanto costa una CILA?
Ci sono dei fattori da considerare sul costo CILA. Infatti, oltre all’onorario del professionista occorrerà tenere in considerazione anche il costo dei diritti di segreteria che variano da Comune a Comune.
Inoltre, bisogna considerare anche il grado di difficoltà dell’intervento oppure il mercato professionale a cui si fa riferimento. Quindi, a parte i costi amministrativi, bisognerà provvedere al contributo economico da dare al professionista. Il costo, in media, si aggira dai 500€ ai 1.000€.